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DM174, DM25 e MOCA 

Artide Produce e Tratta Componenti che Rispondono alle Normative Italiane.

Il settore del trattamento acqua in italia è particolarmente complesso ed articolato, per questo molte aziende non entrano nel merito del dettaglio; tuttavia a scopo informativo è bene citare la terna delle norme base a cui devono avere rispondenza i sistemi di distribuzione e/o trattamento per acqua potabile:

  • Decreto Legislativo n.31 del 2/02/2001 [link normativa]
    Pubblicato sulla GU Serie Generale n.52 del 03-03-2001 - Suppl. Ordinario n. 41 [link download
    La "qualità dell'acqua destinata al consumo umano" è disciplinata dal presente decreto, il quale recepisce la direttiva 98/83/CE e si applica a tutte le acque destinate all'uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, sia in ambito domestico che nelle imprese alimentari, a prescindere dalla loro origine e tipo di fornitura.

    I parametri e i valori massimi consentiti, di cui all'allegato I, sono in genere fontati sugli orientamenti stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e sul parere del comitato scientifico della Commissione Europea, mentre, valori più restrittivi e parametri supplementari, ad es. "clorito" e "vanadio", sono determinati dall'Istituto Superiore di Sanità.

  • Decreto Ministeriale 174 del 6 aprile 2004 [link normativa]
    Pubblicato sulla GU n.166 del 17-07-2004 [link download]
    Il Decreto è la norma relativa ai materiali che possono essere utilizzati negli impianti di distribuzione dell'acqua e, da ultimo, il regolamento che disciplina le apparecchiature destinate alle modifiche delle caratteristiche organolettiche dell'acqua potabile.

  • Decreto Ministeriale 25 del 7 febbraio 2012 [link normativa]
    Pubblicato sulla GU n.69 del 22-03-2012 [link download]

    Inquadrandosi nel moderno contesto normativo in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano (D. Lgs. 31/01), igiene dei prodotti alimentari, Codice del Consumo (D.Lgs 206/2005) e libera circolazione delle merci, il presente decreto ha l'obiettivo di garantire che:

    • i trattamenti non pregiudichino la qualità delle acque, già idonee sotto il profilo sanitario
    • le apparecchiature di trattamento garantiscano gli effetti dichiarati nel tempo stabilito
    • l'informazione completa sugli effetti dei trattamenti sia adeguatamente fornita al consumatore

    A differenza del precedente decreto n. 443/90, il D.M. 25/2012 si applica sia all'ambito domestico che alle attività di ristorazione pubblica e collettiva (ristoranti, bar, comunità, mense, hotel, strutture turistico-ricettive ecc.). e all'industria alimentare ed esclude esplicitamente dal campo di applicazione i trattamenti dell'acqua esclusivamente ad uso di impianti tecnologici e/o elettrodomestici che pertanto devono essere installati in reti separate da quelle destinate al trasporto di acqua destinata al consumo umano.


  • MOCA

    MOCA è l'acronimo di "Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti", sotto cui è raggruppato tutto ciò che viene a contatto con i prodotti alimentari, lungo tutta la filiera industriale; Dalla fase di produzione, alla fase di somministrazione e consumo finale.

    Ad esempio, fanno parte dei MOCA i seguenti oggetti:

    • macchinari per la trasformazione degli alimenti
    • macchinari da imballaggio
    • imballaggi primari
    • contenitori per il trasporto dei prodotti alimentari
    • recipienti, utensili da cucina, posate e stoviglie.

    Questi materiali possono diventare una fonte di contaminazione per l'alimento.

    Ad esempio, i microrganismi o le sostanze indesiderate presenti sugli oggetti possono essere cedute all'alimento tramite il contatto, modificandone la composizione chimica. In questi casi si parla di "cross contamination", invece, quando sono delle sostanze chimiche ad essere trasferite dal materiale all'alimento, sia in maniera diretta che indiretta, si parla di "migrazione"

    La norme di riferimento per i MOCA sono:
    Regolamento (CE) n. 1935/2004 che ne definisce i principi generali [link download]
    Regolamento (CE) n. 2023/2006 che ne definisce le buone pratiche di fabbicazione [link download]
    Regolamento (UE) n. 10/2011 norme per verificare la composizione dei materaili plastici [link download]